PREMESSA
Jellyfin è un software per la gestione dei contenuti multimediali libero e open source, concesso in licenza sotto GNU GPL, progettato per organizzare, gestire, e condividere files di media digitali a dispositivi in rete.
In sintesi Jellyfin viene usato per la gestione e lo streaming dei propri contenuti multimediali come foto, film, musica o libri sui propri dispositivi.
REQUISITI
- Raspberry Pi 4
- Micro SD (dimensione 8GB o superiore)
- HDD esterno
- Connessione a Internet
- Lettore di schede SD
- Software Raspberry Pi Imager
- Software open source “PuTTy” Un client SSH e telnet
- Applicazione “Fing – Scanner di Rete” per Smartphone IOS e Android per individuare l’indirizzo IP del Raspberry Pi
CONFIGURAZIONE RASPBERRY PI
Prima di installare Jellyfin, dobbiamo ovviamente configurare il nostro Raspberry Pi.
Scarichiamo dunque e installiamo il software Raspberry Pi Imager su un computer. Inseriamo la scheda SD che utilizzeremo con il nostro Raspberry Pi nel lettore di schede ed eseguiamo il software per procedere all’installazione del Sistema Operativo per Raspberry Pi.
Davanti alla scelta dei diversi sistemi operativi che possiamo installare selezioniamo “Raspberry Pi OS (Other)” e poi scegliamo “Raspberry Pi OS Lite (32-bit) – versione leggera”.
Selezioniamo quindi la scheda SD su cui installare il sistema operativo e prima di procedere alla creazione della scheda accettiamo di compilare una serie di campi nelle “Impostazioni” da assegnare alla schedina. Tra questi: il nome del Raspberry Pi, il nome utente e la password di root, la denominazione della Wi-Fi e la relativa password. Abilitiamo, in fine il collegamento SSH con nome utente e password. A questo punto confermiamo con i “SI” e procediamo alla creazione della scheda SD.
Terminata la procedura di installazione del sistema operativo estraiamo la scheda SD dal lettore e la inseriamo nel Raspberry Pi per il primo avvio. Apriamo l’applicazione Fing sul nostro smartphone e dopo qualche minuto vedremo comparire tra l’elenco dei dispositivi di rete anche l’indirizzo IP del Raspberry Pi che annoteremo per l’eventuale configurazione e gestione attraverso il collegamento SSH con il software PuTTy.
Per il collegamento saremo chiamati ad inserire il nome utente e la password scelti in precedenza prima di procedere alla creazione della SD.
CONFIGURAZIONE HARD DISK ESTERNO
Sebbene sia possibile salvare i propri file multimediali nella micro SD, è fortemente consigliato utilizzare un Hard Disk esterno formattato in formato EXT4.
Dopo la formattazione l’HD non verrà più riconosciuto dal sistema operativo Microsoft Windows, ma permetterà al Raspberry Pi di raggiungere le velocità massime del disco quando leggete i file dalla rete (se collegati via cavo). Usando infatti un formato come NTFS o FAT32 saremo limitati a velocità intorno ai 20 MB/s mentre con EXT4 e collegamento al modem via cavo potremo usare i 100 mb/s di un HDD classico.
Ovviamente se siamo collegati in Wi-Fi dipenderà tutto dalla distanza dal modem e dalla potenza del segnale.
Attenzione se decidiamo di utilizzare più di un HDD esterno per i nostri file è assolutamente necessario un Hub per Hard Disk con alimentatore esterno, in quanto il Raspberry non è in grado di alimentare contemporamente i due hard disk dalle semplici porte USB.
Ora possiamo finalmente proseguire con la configurazione delle periferiche di storage. Pertanto apriamo il terminale e per ottenere l’elenco degli Hard Disk collegati al raspberry Pi digitiamo il seguenti comando:
sudo fdisk -l
Otterremo come risultato i percorsi:
/dev/sda1
/dev/sdb1
e così via.
Prendiamo nota dei percorsi perché saranno necessari in seguito.
A questo punto digitiamo altri due comandi che rispettivamente creano una cartella chiamata HDD1 nella directory /mnt/ e montano il disco scelto in quella cartella:
sudo mkdir /mnt/HDD1
sudo mount /dev/sda1 /mnt/HDD1
Ovviamente dovete eseguire questi comandi facendo attenzione a cambiare il nome della cartella HDD1 con uno diverso a vostro piacimento per ciascun HDD esterno.
Ora dobbiamo far si che il disco venga montato ogni volta che il raspberry viene spento.
Per farlo andiamo a eseguire il comando sudo nano /etc/fstab
e in fondo a questo file inseriamo la riga
/dev/sda1 /mnt/HDD1 auto defaults,user 0 1
facendo attenzione al nome della cartella. Ovviamente per più HDD aggiungere più volte la riga.
Fatto questo premiamo la conbinazione di dati CTRL + S
per salvare e CTRL + X
per chiudere.
INSTALLAZIONE DI JELLYFIN
Apriamo il terminale e digitiamo in sequenza i comandi di seguito descritti:
INSTALLAZIONE DI apt-transport-https USATO PER IL SUPPORTO AD HTTPS
sudo apt install apt-transport-https
IMPORTIAMO LE GPG KEYS DELLA REPOSITORY DI JELLYFIN
wget -O - https://repo.jellyfin.org/debian/jellyfin_team.gpg.key | sudo apt-key add -
AGGIUNGIAMO LE REPOSITORY DI JELLYFIN SUL NOSTRO RASPBERRY
echo "deb [arch=$( dpkg --print-architecture )] https://repo.jellyfin.org/debian $( lsb_release -c -s ) main" | sudo tee /etc/apt/sources.list.d/jellyfin.list
AGGIORNIAMO LA LISTA DEI PACCHETTI DELLE REPOSITORY
sudo apt update
INSTALLIAMO JELLYFIN
sudo apt install jellyfin
CONFIGURAZIONE INIZIALE DI JELLYFIN
Per avviare la procedura iniziale di configurazione di Jellyfin digitare sulla barra degli indirizzi del browser http://localhost:8096, oppure http://ip-locale-raspberry:8096 Sostituire ip-locale-raspberry con l’effettivo ip del raspberry. Se non lo si conosce basta eseguire da terminale il seguente comando hostname -I
Seguiamo quindi la procedura guidata di Jellyfin e quando ci viene chiesto di aggiungere le nostre librerie multimediali aggiungiamo le cartelle con percorso /mnt/HDD1/
o qualsiasi sottocartella negli HDD che abbiamo montato in precedenza.
Una volta terminata la configurazione iniziale, facciamo il login sulla pagina di Jellyfin e possiamo già iniziare a vedere i film ad ascoltare la musica e vedere libri che Jellyfin ha trovato.
A questo punto clicchiamo sulla nostra immagine del profilo in alto a destra e andiamo su Dashboard.
Una volta lì nella parte destra dello schermo troveremo delle impostazioni per i percorsi per varie funzioni di Jellyfin come Cache, Logs, Metatadata…
Clicchiamo su Percorsi… e modifichiamo i percorsi predefiniti delle directory Cache e Metadata, andando a inserirle in uno degli HDD esterni.
Questo perchè di default Jellyfin salva tutto sulla micro SD e se abbiamo molti file si riempirà immediatamente.
Sempre dalla Dashboard clicchiamo su Playback/Riproduzione, apriamo il menu a tendina riferito all’Accelerazione Hardware e andiamo a selezionare OpenMAX OMX. In questo modo se abbiamo dei file in formato particolare o sottotitoli extra che il dispositivo deve inserire nella traccia, il Raspberry potrà far uso di accelerazione hardware per facilitare il lavoro pesante.
Ora che la configurazione è completata basta attendere che Jellyfin finisca di scannerizzare l’intera libreria e potremmo iniziare a vedere film o qualsiasi altro file multimediale direttamente da Jellyfin.