Videosorveglianza con Motioneye e Raspberry

In questo articolo vedremo come è semplice la realizzazione, di un sistema di videosorveglianza con una Raspberry Pi Vers. 2.

E’ possibile utilizzare anche Raspberry PI A, B, A+, B+, Odroid C1, Cubietruck o Banana PI

Cosa ci occorre?

  • Raspberry Pi Vers. 2 (Kit Completo con Case, Alimentatore con switch On/Off).
  • IP Cam
  • Scheda SD (servirà spazio per salvare le immagini e i video, quindi meglio sceglierne una con almeno 16/32 GB)

I sistemi Operativi indicati per fare videosorveglianza con una Raspberry sono la distro ufficiale Raspbian opportunamente configurata oppure motionEyeOS.

Accesso e configurazioni web di Motioneye

Per accedere al pannello di gestione web di Motioneye è sufficiente digitare da un browser web il link http://nome del raspberry oppure ip:8765 esempio: http://raspberrypi:8765

Nel campo nome utente scriviamo admin , mentre il campo della password lo lasciamo vuoto.

Al primo avvio verrà chiesto quale telecamera aggiungere.

La prima cosa da fare è cambiare l’username e la password per mettere il sistema in sicurezza.

Successivamente, aumentiamo la risoluzione video, diamo un nome alla telecamera (ad esempio “portone”) e abilitiamo il controllo automatico della luminosità. Aumentare il frame rate comporterà video più fluidi, a discapito di spazio su disco e utilizzo della CPU.

Per la rilevazione dei movimenti o luci il tab motion detection permetterà molte utili configurazioni da valutare in base alle proprie esigenze. Mentre la funzione “send an email“, una volta configurato il server SMTP, sarà in grado di avvisarci tramite posta elettronica. Anche se preferisco “Run a command” che posso utilizzare, sfruttando l’ottimo RpiNotify, per farmi avvisare tramite su Telegram.

E per finire, è importante scegliere dove salvare i file, che potranno diventare anche molto grandi, visto che è un sistema di video sorveglianza ed un eventuale ladro potrebbe anche sottrarre il Raspberry Pi, meglio quindi salvare nel cloud i nostri prezioni video, al fine di preservarli e poterli utilizzare (sperando non sia mai necessario) come prova da mostrare alle forze dell’ordine, in caso di violazione del vostro domicilio.